27 Aprile 2014 - La Canonizzazione dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II - Ciclistica Avis NSN

Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

27 Aprile 2014 - La Canonizzazione dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II

Eventi Bike
La partecipazione alla canonizzazione

Domenica 27 aprile 2014, fra la moltitudine di fedeli intervenuti per la Messa di Canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, presieduta da Papa Francesco, c’eravamo anche noi.
Una partecipazione sentita, nel ricordo degli incontri avuti con Giovanni Paolo II nel 1989 e dieci anni dopo, in occasione delle ricorrenze di costituzione del Gruppo Aziendale Avis e anche rievocando i tanti ciclo pellegrinaggi effettuati nel passato a Sotto il Monte, come avvenuto recentemente domenica 6 aprile per l’inaugurazione del nuovo anno sociale e la visita al Segretario di Papa Giovanni XXIII, il cardinale Loris Francesco Capovilla.

Una giornata storica, un evento senza precedenti vissuto con altre 800 mila persone intervenute da ogni parte del mondo.
Una giornata indimenticabile, iniziata alle prime ore dell’alba, per ritrovarci poi in fondo a via della Conciliazione, angolo Largo Giovanni XXIII, fra una moltitudine di fedeli provenienti dalla Polonia, dall’Argentina e con alcuni gruppi di pellegrini di Sotto il Monte.
Dopo ore di attesa, fra canti, preghiere e ricordi personali vissuti dai presenti con i due Papi, alle 10:00 l’inizio delle celebrazioni per la Loro canonizzazione, seguita al maxischermo all’angolo della piazza.

Due Papi Santi, due Papi concelebranti. Lungo l’applauso che ha accolto il Papa emerito Benedetto XVI al suo ingresso sul Sagrato.
Nell’omelia, Papa Francesco ha sottolineato che sono proprio i "santi che fanno crescere la Chiesa". Quindi, nella Domenica intitolata da Papa Wojtyla alla Divina Misericordia, il vescovo di Roma ha affermato che i due nuovi Santi non hanno avuto paura di chinarsi sulle piaghe di Gesù, quelle ferite che sono "il segno permanente dell’amore di Dio per noi".
E, proprio con la Litania dei Santi, intonata dal Coro della Cappella Sistina, è iniziata la celebrazione in un clima di raccoglimento intenso e commosso, contraddistinto da un silenzio quasi irreale che ha accompagnato tutto il rito della Canonizzazione.

Rito suggestivo, in latino, che ha visto il Cardinale prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Angelo Amato, rivolgere per tre volte al Santo Padre la petizione per l’iscrizione nell’Albo dei Santi di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Quindi, il momento tanto atteso con trepidante emozione, la formula di Canonizzazione:
"… Beatos Ioannem XXIII et Ioannem Paulum II Sanctos esse decernimus et definimus, ac Sanctorum Catalogo adscribimus…"
"Dichiariamo e definiamo Santi i Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II e li iscriviamo nell'Albo dei Santi", le parole pronunciate da Papa Francesco che, un istante dopo essere uscite dalle sue labbra sono entrate nella storia.
È seguita poi la celebrazione della Santa Messa con la lettura del Vangelo, in latino e in greco, a ribadire che nessuna lingua è estranea all’amore di Dio, così come nessuno era estraneo al cuore di Angelo Roncalli e a quello di Karol Wojtyla a lungo poi ricordati nel corso dell’omelia da Papa Francesco.
Al termine della cerimonia di Canonizzazione e dopo il saluto alle autorità, anche il tempo per Papa Francesco per il saluto a tutta la folla intervenuta, percorrendo con la sua papamobile tutta la Piazza ed arrivando fino in fondo a via della Conciliazione, per fare poi rientro in Vaticano da Santa Marta.


LUNEDÌ 28 APRILE - SANTA MESSA DI RINGRAZIAMENTO CON I CARDINALI ANGELO COMASTRI e STANISLAW DZIWISZ.

Lunedì 28 aprile 2014 alle ore 10:00 siamo ritornati in Piazza San Pietro, questa volta nella prima fila, dove il Cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Arciprete della Basilica Papale di San Pietro, in una piazza gremita di pellegrini, ha presieduto la celebrazione eucaristica di ringraziamento per la canonizzazione di Giovanni Paolo II.

La celebrazione eucaristica, è stata preceduta dal saluto del Cardinale Stanislaw Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia (Polonia), che fu segretario del nuovo santo. "Ieri - ha detto il Cardinale Dziwisz - sono stati ascritti fra i Santi due Papi beati. Il primo di essi è Giovanni XXIII, figlio della terra italiana, che si è meritato il titolo di Papa Buono. È stato lui a indire, più di mezzo secolo fa, il Concilio Vaticano II. Il secondo dei nuovi Santi, Giovanni Paolo II, figlio della terra polacca, il Papa della Divina Misericordia, ha conseguentemente messo in vita le decisioni del Concilio ed ha anche introdotto la Chiesa nel terzo millennio della fede cristiana".

Nel ricordare le parole di Giovanni Paolo II: "I santi non ci chiedono di applaudirli, ma di imitarli", il Cardinale Comastri ha invitato i pellegrini ad imitare il nuovo santo che "ha avuto il coraggio di dire apertamente la fede in Gesù in un'epoca di 'apostasia silenziosa' (...), il coraggio di difendere la famiglia (...), il coraggio di difendere la vita umana (...), il coraggio di difendere la pace, mentre soffiavano cupi venti di guerra (...), il coraggio di andare incontro ai giovani per liberarli dalla cultura del vuoto e dell'effimero e per invitarli ad accogliere Cristo, unica luce della vita e unico capace di dare pienezza di gioia al cuore umano".

(Andrea Andreoni)

 
Torna ai contenuti | Torna al menu